Incontra LiCoBat

Il progetto LiCoBat è una task force internazionale.

Licobat è un’iniziativa senza precedenti volta alla logistica inversa e al riciclaggio delle batterie agli ioni di litio, con la costruzione di un impianto pilota su scala preindustriale per il recupero e l’inoltro in sicurezza di elementi al Litio (Li) e al Cobalto (Co).
Questo progetto nasce da un brevetto depositato, sviluppato presso l’Università di Roma – La Sapienza dallo spin-off Eco Recycling, e dalla cooperazione tecnologica tra Brasile e Italia. Questa azione fa parte del Programma di Ricerca e Innovazione nelle Materie Prime per Promuovere l’Economia Circolare – ERA-MIN 2 (2016-2022), una rete paneuropea globale rappresentata, in Brasile, dal Ministero della Scienza, Tecnologia ed Innovazione e da Finep e, in Italia, dalla Regione Calabria.
Tanto importante quanto lo sviluppo del prototipo industriale, l’obiettivo del progetto è mappare come vengono smaltite le batterie agli ioni di litio e il loro percorso verso i siti di riciclaggio, soprattutto in Brasile, a causa della sua grande dimensione territoriale. L’obiettivo è comprendere i limiti attuali della logistica inversa e le azioni necessarie per ottimizzare la fornitura di un futuro stabilimento industriale, sia in Brasile che in Italia.
In qualità di esecutori Licobat, il progetto ha in Italia la società Ecosistem con sede nella Regione Calabria e, in Brasile, il CTI – (Centro di Tecnologia dell’Informazione) Centro de Tecnologia da Informação Renato Archer e la società Biosys Gerenciamento de Resíduos (Gestione di Rifiuti).

Perché è importante reciclare le batterie agli ioni di Litio?

Si prenda un momento e si guardi intorno. Quanti dispositivi elettronici ci sono intorno a Lei? Smartphone, laptop, tablet… probabilmente sono tutti alimentati da batterie agli ioni di litio.
Come si può vedere, le batterie agli ioni di litio sono fondamentali per la vita moderna e la loro domanda è cresciuta in modo esponenziale nel mondo, spinta dal crescente consumo di apparecchiature elettroniche. Tuttavia, se da un lato i dispositivi elettronici migliorano la nostra routine, dall’altro le materie prime che li compongono vengono estratte dalla natura, dove esistono in quantità limitate e molte di queste materie prime sono molto vicine all’esaurimento. Inoltre, i componenti elettronici scartati possono causare danni all’ambiente se non smaltiti correttamente.
Aspetti importanti per il recupero dei materiali dalle batterie Li-ion:
– Riduzione dell’impatto ambientale nelle miniere convenzionali per l’estrazione di materie prime primarie;
– Riduzione dell’impatto ambientale rappresentato da un errato smaltimento dei dispositivi elettronici;
– I materiali ottenuti dal riciclo hanno un costo (finanziario e ambientale) inferiore rispetto agli stessi materiali estratti dalla natura;
– Generazione di posti di lavoro e reddito nei processi di logistica inversa dei dispositivi elettronici;
Il Litio e il Cobalto recuperati dal progetto LiCoBat possono essere utilizzati sia nella fabbricazione di nuove batterie per apparecchiature elettroniche e industriali, sia nella fabbricazione di vetro e ceramica resistenti al calore, batterie per veicoli elettrici, grassi lubrificanti industriali, e anche per il trattamento di disturbi bipolari e depressione.

C'è tanto rifiuto cosi?

Usando solo gli smartphone come esempio, secondo l’IDC Brasile, nel solo 2020 il Brasile ha venduto un totale di 48,7 milioni di nuovi dispositivi. Si stima che, in Brasile, solo l’1% di tutte le batterie dei telefoni cellulari abbia una destinazione controllata.
Il resto del rifiuto viene smaltito nella spazzatura comune, generando rischi per la salute pubblica a causa della contaminazione dell’ambiente. Non possiamo dimenticare la possibilità di incendi, poiché si tratta di un rifiuto che, se esposto all’aria, può infiammarsi spontaneamente, mettendo a rischio i raccoglitori di rifiuti e le comunità che sopravvivono nei pressi di questi siti di smaltimento.
Nel 2019, in Italia, sono state immesse sul mercato oltre 25.700 tonnellate di pile e batterie; nello stesso anno la catena della logistica inversa delle piccole apparecchiature elettroniche, organizzata dal “Centro Di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori”, è riuscita a raccogliere circa 11.000 t di pile e batterie, di cui il 25% (oltre 2.500 t) di batterie agli ioni di litio.

Membri del progetto

Approvazione e supporto del progetto

Incontrare la squadra

Informazioni tecniche

Il nucleo dell’economia circolare è l’uso razionale dei materiali, promuovendo il riuso delle materie prime in un processo ciclico; riducendo la pressione sull’ambiente derivante dall’estrazione di risorse naturali.
La missione del progetto LiCoBat è contribuire in modo significativo a guidare il ciclo di vita delle batterie agli ioni di litio verso l’economia circolare, con particolare attenzione al recupero di litio, cobalto e altri materiali critici dopo che queste batterie hanno raggiunto il termine della loro vita utile.
Con l’obiettivo di dimostrare una fattibilità tecnica ed economica per riutilizzare i materiali delle batterie agli ioni di litio dismesse, il progetto LiCoBat è strutturato per raggiungere due obiettivi principali:

Sviluppo di un processo industriale per l'estrazione di litio e cobalto da batterie agli ioni di litio:

Per raggiungere questo obiettivo, il Progetto LiCoBat parte da un processo idrometallurgico messo a punto dalla società Eco Recycling (spin off dell’Università di Roma “La Sapienza”), motivo del brevetto europeo EP2450991, che, se confrontato con le alternative presentate nello Stato dell’Arte, questo processo permette di recuperare separatamente litio, cobalto e manganese, oltre ai metalli di base.
Il processo di Eco Recycling è su scala di laboratorio e presenta anche sfide tecnologiche per la sua fattibilità economica e industriale. Le principali sfide sono legate all’ottimizzazione dei parametri idrometallurgici, necessari per la scalatura del processo a livello industriale, e allo sviluppo di un metodo sicuro che permetta di ottenere la massa interna delle batterie, quando trattate in grandi quantità.
Nell’ambito del progetto LiCoBat, le soluzioni trovate a queste sfide saranno dimostrate attraverso la costruzione e il funzionamento di un impianto pilota, per il trattamento di batterie fino a 100 kg/giorno.

Ottimizzazione della logistica inversa delle batterie agli ioni di litio

Quando si tratta di rendere economicamente fattibile il recupero dei materiali dalle batterie agli ioni di litio dismesse, l’efficienza con cui la logistica inversa mette queste batterie a disposizione dell’unità di riciclaggio è di grande criticità, così come l’efficienza del processo utilizzato per l’estrazione.
Attualmente, la catena inversa delle batterie agli ioni di litio ha una bassa efficienza, soprattutto in Brasile dove solo il 3% delle batterie scartate viene correttamente avviato al riciclaggio. Con l’obiettivo di massimizzare la quantità di batterie a fine vita rese disponibili per il riciclaggio, nel miglior rapporto costi-benefici, il progetto LiCoBat mira a mappare e dettagliare i processi di logistica inversa per le batterie agli ioni di litio attualmente utilizzate in Brasile e in Europa, com l’obiettivo di identificare punti di miglioramento che permettano di ottimizzare questa logistica.

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